Loki, in un primo momento terrorizzato dalla sua azione, si nascondeva pieno di paura, che la verità verrà fuori e gli dei sapranno di chi è stata tesa la mano e ha dato a Hod il dardo della morte. Dopo, quando sembrava, che il lugubre Asowie, non sono a conoscenza dei crimini, quello che aveva fatto e si sono dimenticati di lui, sempre più caparbietà e rabbia cominciarono a crescere in lui. Non riusciva a superarlo, che nonostante la perdita, che il mondo soffrì con la morte di Baldr, la sua faccia non è cambiata. La primavera è arrivata, portando con sé nuova vita e speranza. Da Midgard arrivava la voce dei neonati e le risate dei loro genitori. Il ghiaccio a Jotunheim si stava rompendo, le acque tumultuose della sorgente lavano la terra del male invernale. Il mondo stava prendendo vita, raggiante con tutto il suo splendore. Musica e canti risuonarono ad Asgard. Gli dei si riscossero dal lutto, ricordando le parole di speranza, che Odino disse a suo figlio.
Una volta, come si usava in passato, gli dei si incontrarono alla festa di Agir. Gli Aesir banchettarono nella magnifica sala della sua corte sottomarina, degustazione birra artigianale e miele. Odino ha preso un posto di rilievo, con Frigg alla sua sinistra. Syw si sedette accanto ad essa. Thor non era con lei, perché stava solo giocando a est, a Jotunheim - la terra dei giganti. Sono arrivati anche Bragi e Iddun, e Tiro li seguiva. Njord, insieme a Skadi, Frey e Freya, sedeva in fondo alla stanza piena fino all'orlo di altri ospiti di Agir.. Finalmente Loki è arrivato.
Agir ha fatto una festa, che non è ancora stato. I tavoli si sono piegati sotto il peso di tutti i tipi di piatti conosciuti in tutti i mondi. Da magico, Birra e miele versati in un ampio flusso di brocche dorate che si riempiono da sole, -dritto agli angoli. Il bagliore che emanava dalle lampade dorate riversava gioia e pace nei cuori.
Due dei servitori di Agir, Fima-feng ed Eldir, servirono gli dei a tavola. Gli Aesir non avevano lodi per la loro destrezza, con cui i servi servivano i piatti più squisiti e versavano le bevande. Come, man mano che venivano versate sempre più tazze, Loki si oscurò. Non sopportava di vedere gli assi allegri, e l'odio a lungo nascosto inondò il suo cuore con un'onda nera. Poi, ascoltando lode corale, con cui furono inondati i servi di Agir, balzò dalla panchina e, con rabbia incontrollata, uccise Fimafeng. Un grande urlo risuonò nella sala. Gli Aesir presero le loro armi, ma Loki era protetto dalla santa pace garantita per la festa e l'ex confraternita. Così presero l'assassino e lo cacciarono dal tribunale come un cane, poi si sedettero di nuovo a banchettare.