Paganesimo parte 2

L'atto del sacrificio potrebbe riferirsi a una situazione già esistente, così come previsto. Includeva un individuo o un gruppo. Ha avuto forti ripercussioni sociali per l'intera popolazione.

Mentre il cosiddetto. il paganesimo era relativamente tollerante, almeno rispetto all'allora militante cristianesimo, e permesso, soprattutto nei grandi centri commerciali, la presenza di altre forme religiose, tanto nel caso di rituali volti a fornire protezione divina, mancata partecipazione o violazione delle regole di comportamento, avuto gravi conseguenze, compresa la morte del colpevole. Nel compiere il sacrificio, potrebbe esserci stata una relazione diretta tra l'uomo e la divinità, o era richiesto un intermediario. In questo caso svolgeva una funzione sacerdotale. In Islanda, è stato tenuto da godi. Questa dignità combinava caratteristiche sacre e legali legal. Non c'è niente di strano in questo, perché in tutte le comunità i regolamenti e le procedure legali erano anche religiosi. Nei casi controversi, dio divenne il supremo garante o giudice. Era lo stesso con fare transazioni o fare promesse. La posizione di Godi era puramente onorevole. Al di fuori dell'Islanda, nel resto, paesi scandinavi emergenti, i sacerdoti non sono riusciti a ottenere diritti separati. Il prete era una guida e un maestro di cerimonie. Nei rituali eseguiti a nome dell'intera comunità, diventava la persona principale. Si credeva generalmente che il successo fosse nelle sue mani, e anche la sopravvivenza del gruppo. Si credeva, che non ci fu alcuna reazione positiva dalla divinità, che si esprimeva con il mancato raggiungimento della meta del sacrificio compiuto, non era tanto per la sua volontà, che dire di un errore commesso nelle attività cerimoniali.